martedì 31 gennaio 2017

Manga Sickness 11: Goen, abbiamo un problema!

Nell'era di internet nelle nostre tasche, nell'era in cui cercare e trovare la traduzione (amatoriale) di un'opera è diventato facile come cambiarsi le mutande ogni mattina, pare anacronistico star a parlare di case editrici che pubblicano (o meglio NON pubblicano) manga regolarmente, in fondo chi se ne frega, conosco l'inglese abbastanza bene da essere in grado di leggerlo e capirlo, le scanlation di quasi tutti i manga sono facilmente reperibili nel mare magnum del web...Ed allora, dove sta il problema? Il problema per me non è certo quello di volere la copia cartacea ad ogni costo, anzi, mi stanno quasi sulle balle tutte le centinaia di manga che ho sparsi per la casa, cartaccia che per la maggior parte sta lì a prendere la polvere: insomma, non posso dire di essere un feticista della carta. Il problema sta a monte, ovvero che ci sono diversi manga che ancora non sono stati tradotti amatorialmente, e quindi acquistarli dalle case editrici è l'unico modo di leggerli. E fin qua tutto bene, in fondo bisogna ripagare lo sforzo economico che le case editrici italiane fanno per poter presentare al pubblico italiano un volume decentemente stampato e tradotto, ad un costo tutto sommato contenuto. La rogna arriva quando la casa editrice in questione si chiama GOEN, ed arrivi a maledire il giorno in cui hanno deciso di pubblicare proprio quel manga che ti piace tanto e non riesci a trovare da nessuna altra parte.
Il fatto è che la GOEN allo stato attuale è ritenuta così inaffidabile che molti lettori sono arrivati al punto di evitare di acquistare qualsiasi sua uscita come la pesta, sia perché non sanno se verrà mai portata a termine (nel caso dei numeri 1), sia per una protesta vera e propria. Questo chiaramente va ad incidere sulla situazione probabilmente già non rosea per la casa editrice (anche se ovviamente è difficile dirlo da non addetto ai lavori). D'altro canto non sarebbe certo la prima casa editrice di manga a fare una brutta fine in Italia (Comic Art, Play Press, D/Visual...), e pubblicare manga di nicchia non aiuta certo a restare aperti, purtroppo.
Le scarse vendite di una o più serie possono infatti portare facilmente al tracollo finanziario una casa editrice "piccola", portando le serie non concluse a diventare serie "orfane" che probabilmente non verranno neppure riprese da altre case editrici (a parte forse quelle più famose). Ci sono probabilmente 40-50 serie in corso da parte di Goen, includendo anche quelle di cui è uscito solo il primo volume, numero impressionante, numero di cui tra l'altro mi sono accorto solo di recente, non acquistando molte serie della GOEN. Come già detto, molte serie sono disponibili in maniera non ufficiale sui vari siti aggregatori di manga, come Batoto o MangaFox (in inglese), e dunque per chi è munito di un tablet o di chi "accontenta" di leggerlo da pc (o addirittura da smartphone!) non ci sono particolari problemi. Come già detto le rogne arrivano quando si tratta di manga che non sono stati tradotti da nessuno in lingue vagamente più comprensibili del giapponese (o anche cinese o coreano), come ad esempio Karakuri Circus o Sam  il ragazzo del West, manga del 1971, da cui fu tratta la serie tv omonima.
Ci sono alcune serie un po' meno di nicchia, ma probabilmente non abbastanza da garantire la prosperità di una casa editrice. Ovviamente non conosco la situazione patrimoniale della Goen, ma va da sé che non dev'essere particolarmente florida.
A questo punto sono due le strade che si aprono in futuro:
1) i lettori smettono di comprare albi della Goen, che per forza di cose smette di pubblicare (almeno i manga). I diritti delle serie orfane potrebbero essere acquistati da altre case editrici, ma non è detto che accada per tutte le serie.
2) i lettori continuano ad acquistare gli albi, ed in qualche maniera la Goen torna in carreggiata (ma non è scontato che succeda).

Difficile dire quale esito sia più preferibile, l'unica cosa certa è che sbraitare sulla pagina Facebook dell'editore non serve a molto, così come lamentarsi sui vari siti specializzati, come fanno molti lettori incavolati (incavolati a ragione, ma resta comunque inutile).

Non resta che attendere e vedere come evolverà la situazione, a questo punto. Personalmente continuerò ad acquistare tutti i manga editi dalla Goen che usciranno (non seguo moltissime serie di questa casa editrice), sperando che riescano a tornare ad una periodicità bimestrale o quanto meno trimestrale!

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