sabato 25 ottobre 2008

L'intrinsecità ironica dell'immagine

Sostanzialmente è una puttanata, ma del resto Homer si sorprende più di un cane con la coda a ciuffetto che del proprio sosia (purtroppo non ricordo il codice dell'episodio, ma google è mio amico...), pertanto non vedo perchè lasciare nell'oblio questa magnifica targa in onore del genere famminile! Mi raccomando astenersi commenti caustici del tipo "donne al volante..."!

martedì 21 ottobre 2008

Recensione: Blood the last vampire

Questo lungometraggio piuttosto recente rappresenta un pò un'idiosincrasia nel panorama animato giapponese, a cominciare dal character design, molto particolare, tendente al realistico/grottesco, con colori poco saturi, al contrario di molte produzioni più "commerciali". Certamente l'aspetto visivo è quello che maggiormente colpisce, oltre ovviamente ad una animazione di prim'ordine. L'utilizzo della CG non è troppo invasivo, e si limita a qualche sfondo e qualche mezzo di trasporto (ad esempio il treno delle prime scene). Per quanto riguarda la trama bisogna segnalare una non troppa originalità di fondo, ma del resto sui vampiri si è detto già molto, e questo è comunque un bene, così gli spettatori non hanno bisogno di introduzioni e spiegazioni talvolta noiose. In ogni caso l'azione non manca, e sebbene la storia non risulti troppo articolata, e alcuni particolari non vengano spiegati (come ad esempio perchè i vampiri si annidino nella base americana, o quale sia la loro origine...), così come rimangono molti misteri attorno alla protagonista (è anche lei una vampira? Del resto lo stesso titolo scatena molti dubbi sulla sua natura, ma sono solo speculazioni, anche se ovviamente tali speculazioni in genere rendono un'opera del genere certamente più intrigante!). In definitiva un prodotto destinato agli appassionati del genere vampiresco, ma anche a chi piace l'horror in generale, senza per questo scadere nel gore più atroce, sebbene l'emoglobina scorra, e scorra pure copiosa! Non adatto invece a chi cerca una trama solida e di spessore, in quanto l'anime si limita a sorvolare su molti aspetti di una storia potenzialmente interessante, senza scavare troppo profondamente nei personaggi, portando quindi lo spettatore a chiedersi se questo film non sia per caso il primo di una possibile trilogia. Molto consigliato a chi invece non si fa troppi problemi di intrecci o canovacci, ma è più attento a dettagli più tecnici quali grafica (superba, a mio dire, ma questo è relativo) e animazione (fluida, e su questo non si discute).