venerdì 23 ottobre 2015

"Petunia" non olet

I fiori, in genere non puzzano, il denaro, invece, talvolta sì. Pensiamo ad esempio a quello che ci dà in resto un pescivendolo, con le mani sporche di pesce, o pure al "denaro sporco" della malavita, che puzza solo metaforicamente, come metaforiche sono le "mani sporche di sangue". Ad ogni modo, secondo gli antichi romani, non si può rifiutare del denaro, qualunque provenienza abbia. 
A volte, però, ho come l'impressione che non sia una regola proprio universale: ad esempio non molti accettano come pagamento i famosi bitcoin, perchè il loro valore può fluttuare parecchio di giorno in giorno, nè i negozi sotto casa accettano valuta estera, per motivi molto simili (anche se le fluttuazioni sono meno marcate). Resta per me ancora un mistero per cui alcuni negozi on-line (o servizi) non accettino uno dei metodi di pagamento più diffusi in tutto il web, ovvero paypal, che è praticamente obbligatorio usare su eBay, ed è uno dei metodi preferiti di pagamento nel caso di acquisti tra privati, perchè offre qualche tutela in più rispetto ad altri metodi. Paypal tuttavia è piuttosto oneroso per chi riceve il pagamento, perchè le commissioni sono relativamente alte (anche il 4% della somma) rispetto ad altri metodi. Nonostante ciò molti negozi online accettano tranquillamente questo metodo di pagamento, senza battere ciglio. Anzi, molti venditori professionali su eBay ormai accettano quasi soltanto questo sistema. Resta dunque un mistero il fatto che aziende come Amazon non consentano di fare acquisti se non con la carta di credito, o al limite carte prepagate come la PostePay. Posso capire che per un'azienda come Amazon perdere il 4% su ogni vendita può significare perdere troppi soldi, visto che in genere l'azienda lavora su margini molto ristretti, tuttavia perfino gli store online cinesi accettano paypal. Ed i cinesi sono noti per lavorare con margini MOLTO risicati. Certo, tutti lo fanno nella speranza di crescere, pure Amazon lo ha fatto, in passato. Ad ogni modo non importa quanto si voglia spendere, Amazon accetta SOLO carte di credito o roba simile, nemmeno i bonifici vanno bene. Mi chiedo perchè, visto che aziende come MediaWorld non battono ciglio se qualcuno vuole pagare qualcosa ordinato da loro con un bonifico. Logicamente i bonifici sono uno dei metodi di pagamento meno veloce esistente (il che è però assurdo, se pensiamo che alla fin fine si tratta di trasferire denaro da una banca A ad un B, cosa che ormai avviene ELETTRONICAMENTE...suppongo che sia una questione di scartoffie, burocrazia, chissà...), tuttavia è pur sempre denaro. Dato che Amazon è un'azienda dinamica che non ha tempo da perdere, suppongo che i bonifici siano OUT, fuori questione, tuttavia resta il fatto che è una seccatura non poter fare acquisti tramite paypal, specie nel caso qualcuno abbia appena venduto un tablet e vorrebbe comprare qualcosa di nuovo. Fa niente, ci sono decine e decine di negozi di e-commerce in giro per il web, forse non altrettanto ottimi come post vendita, ma altrettanto economici.

Ciò che riesce a far girare veramente le PALLE, però, sono i vari servizi online, che in certi casi non permettono il pagamento tramite paypal, o, se lo permettono, sono comunque vincolati all'esistenza di una carta di credito collegata al conto paypal. PERCHE'??? Perchè per aggiungere soldi al mio credito sul Playstation Network devo per forza avere una carta di credito associata? Che senso ha? Ovviamente anche una prepagata con ZERO EURO va bene, ma dev'esserci comunque una carta associata. 

Va meglio con servizi come STEAM, in cui non posso pagare direttamente tramite paypal, ma posso comunque aggiungere credito con cui acquistare poi giochi e software. Meglio che niente, suppongo...

Va male invece se si vuole pagare l'abbonamento a Spotify o quello a Neflix: niente da fare, ci vuole una carta di credito. La cosa assurda è che non sembra esserci un motivo chiaro per cui sia indispensabile la presenza di una carta di credito (il fatto di dimostrare di avere la maggiore età non sembra un motivo plausibile, visto che molti di questi servizi non sono solo per adulti...). Ancora più assurdo poi è che sul Play Store si possa acquistare con paypal, basta che sia associato al proprio account Google Wallet, senza dimenticare una marea di siti web in cui si possono acquistare beni e servizi utilizzando ESCLUSIVAMENTE un account paypal...

Insomma, il denaro non puzzerà, eppure alcuni metodi di pagamento puzzano a qualcuno...

Conto paypal non vuoto, eppure richiede una carta collegata...