mercoledì 18 settembre 2013

Il fallimento della democrazia elettiva in Italia

Sono passati diversi secoli da quando l'Italia dominava l'Europa, sotto la guida dei Romani, popolo indomito e senza paura. Ora l'Italia invece è quasi fanalino di coda del continente europeo, pervasa dal lassismo, dalla corruzione e dalla incapacità dei suoi governanti. Non si pensi tuttavia che ai tempi della Repubblica o dell'Impero queste cose non esistessero: la corruzione, anche ai tempi della Repubblica, era piuttosto estesa, seppure non ai livelli moderni, mentre per il lassismo e l'incapacità si deve attendere il tardo Impero, quando Roma cominciò a perdere sempre maggiore potere (e territori), pressata dalle popolazioni barbare e dalle lotte intestine per il potere. Lo Stato italiano attuale rappresenta tutto ciò che di marcio c'era ai tempi dell'Impero: corruzione morale, deriva dei costumi, inettitudine di chi detiene il potere e via discorrendo. Ed il brutto della faccenda è che siamo in una REPUBBLICA, ovvero una delle forme di governo in teoria migliori che dovrebbero esistere. In teoria. Per quale motivo dico in teoria? Uno dei motivi principali è che la democrazia è espressione della cosiddetta "volontà popolare": se il popolo è mediamente "bue" (e quello italiano lo è sicuramente sopra alla media) le sue scelte saranno indubbiamente per la maggior parte poco felici! Alcuni esempi lampanti si possono vedere nelle scelte effettuate nei referendum del passato:
uno dei più eclatanti esempi è stato il referendum sul nucleare, in cui si doveva decidere cosa fare delle centrali attive e quelle che stavano per essere attivate. La "vox populi" tuonò forte e chiaro il suo NO al nucleare, sull'onda dell'emotività causata dal disastro di Chernobyl, disastro causato dall'ottusità dei burocrati sovietici, più che dalla mancanza di misure di sicurezza. Effettivamente l'energia nucleare, data la pericolosità estrema, è sempre stata temuta, e dunque la sicurezza era un fattore fondamentale. Il nucleare inoltre è il futuro per la produzione energetica, che lo si voglia o meno. Lo sa bene la Francia, lo sa bene il Giappone (che pure ha avuto uno dei disastri nucleari peggiori degli ultimi 20 anni, anzi, IL PEGGIORE), lo sanno bene gli Stati Uniti e lo sanno bene tutti coloro i quali vivono con centrali nucleari in casa. Il pericolo c'è, ma quando i benefici sorpassano i danni potenziali la gente non dovrebbe nemmeno pensarci. In verità non ci penseremo più quando il petrolio sarà in via di esaurimento, ma questa è un'altra storia. Ecco, il Giappone, pure gravemente colpito ad oggi non ha fatto alcun referendum per spegnere le centrali residue: certo, c'è da immaginare che la popolazione non sia molto contenta, ma evidentemente la classe dirigente politica sa bene che dismettere le centrali non sarebbe una mossa giusta. In Italia invece le cose sono andate diversamente. E la gente è morta di cancro anche senza avere le centrali nucleari sotto casa!

Altra decisione discutibile è stata quella di rendere più facili i divorzi: cosa praticamente impensabile in un paese ultra-cattolico e conservatore, i danni di questa decisione si vedono ora, Per carità, a volte un'unione si sfalda, a volte proprio non si può più stare insieme, ma spesso il problema potrebbe essere facilmente risolvibile, o comunque non si pensa che dopo la separazione le cose non saranno più come prima, e se prima si riusciva a vivere dignitosamente in 2, insieme, dopo non sarà così scontato (a parte ovviamente che uno dei 2 coniugi non abbia grandi disponibilità economiche). Mi è capitato il caso di una donna che si è separata dal marito, che aveva fatto due conti (sbagliando) che l'assegno che le passava il marito più la sua pensione minima le sarebbero bastate per vivere, ma non aveva considerato che doveva anche pagarci le tasse sull'assegno mensile di mantenimento. E così i conti non tornano...E di storie così ce ne sono altre...

Altro esempio che dimostra che l'emotività popolare nuoce gravemente al popolo stesso fu quello del cosiddetto "metodo Di Bella", dal nome del medico che si diceva avesse scoperto un modo per curare leucemia e cancro, con ottimi risultati. L'eco mediatico fu ENORME, tanto che il ministro della salute di allora (Rosy Bindi...) fu costretto ad autorizzare d'urgenza la sperimentazione. Sperimentazione che ebbe esiti NEGATIVI, in pratica si era sprecato tempo, soldi e speranza delle persone. Il volgo avrebbe dovuto imparare da questa faccenda, ed invece l'affair "stamina" fa capire che così non è: in casi come questa è la cautela ed il sano scetticismo viene meno, e l'entusiasmo per una cura miracolosa si fa strada, diventando isteria di massa. Certo, quando una persona sta per morire, ci si aggrappa a tutto quello che si sente, anche a ciarlatani, tuttavia i più furbi spesso si approfittano di ciò, per spillare soldi a chi cerca un pò di speranza!

Se questo è il quadro dal lato del popolo, non va meglio nel lato governanti: le decisioni prese in passato dalle alte sfere in Italia denotano la più totale mancanza di raziocinio!
Esempio numero 1: l'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Il Regno d'Italia entro nel conflitto circa un anno dopo gli altri Paesi europei, tanto per non perdere la possibilità di spartirsi la "torta" dei territori in caso di vittoria. L'Italia, come si sa, era alleata dell'impero austroungarico e della Prussia, ma grazie a qualche stratagemma riuscì a cambiare fronte, pensando che in fondo in fondo non avessero molte speranza. L'Italia aveva avuto un anno per prepararsi, un anno in cui le altre nazioni erano impantanati nella "guerra di logoramento" delle trincee, l'Italia, fresca ed ardimentosa, entrò nel conflitto. E fu subito un'ecatombe degna del peggiore spettacolo gladiatorio dell'antica Roma, non tanto perchè gli austriaci erano meglio attrezzati, più forti e più cattivi, ma sostanzialmente a causa degli antiquati schemi di battaglia a cui i generali italiani erano ancora legati! Gli anziani generali provenivano da battaglie combattute ancora con l'antico metodo napoleonico, in cui i due schieramenti fanno la carica in campo aperto, ed al massimo si sparacchiano ogni tanto. Pertanto, in questo modo i soldati italiani diventavano la carne da macello dei fucili, granate e bombe a mano austriache, che non solo decimavano le forze italiane, ma pure stroncavano il morale dei sopravvissuti! Ed ovviamente chi chi rifiutava di caricare il nemico, ben al riparo nelle sue trincee, veniva fucilato seduta stante, tanto per aggiungere oltre al danno pure la beffa! Solo migliaia di morti nella parte italiana convinsero il Governo a cambiare lo Stato Maggiore, in modo da evitare un massacro infinito. Ma intanto tanti giovani avevano perso la vita, a causa dell'ottusità di chi comandava, che riteneva secondario il preservare la vita dei propri sudditi combattenti. Certo, in guerra nessuno ti può garantire nulla, ma sprecare così tante vite fu un crimine immane, tanto più pensando che alla fine della guerra le pretese territoriali dell'Italia furono soddisfatte solo in parte. Se l'Italia fosse rimasta neutrale, forse ci avrebbe guadagnato di più...

Anche l'ingresso dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale fu un altro errore, errore che pagammo in maniera ancora peggiore. Il duce non aveva fatto mai mistero dei propositi bellici ed espansionistici, ma se l'alleato tedesco e nipponico erano ben preparati ed ardimentosi, l'Italia avrebbe avuto bisogno di almeno altri 10-20 anni per mettersi al pari con la Germania. Eppure la maggior parte degli italiani favorevole alla guerra pensavano l'esatto contrario, incluso probabilmente anche il duce. Qualcuno tra i gerarchi fascisti sapeva come stavano le cose, ma, convinto che la Germania avrebbe "tappato i buchi" non fece nulla per fermare la follia collettiva, che forse non poteva essere fermata, a meno che non ci fosse stato qualcuno a dire di no. Qualcuno che avrebbe capito che una Guerra Mondiale sarebbe stata deleteria per l'Italia. Il consenso popolare che ottenne il fascismo in parte fu conseguenza della violenza di cui faceva uso, ma in larga parte fu un consenso cieco, da parte di un popolo che si aspettava chissà quali miracoli dalla dittatura.

L'incapacità della massa di scegliere i suoi governanti, e l'incapacità dei governanti stessi è palese, dunque: il problema di fondo è che chi viene scelto per un ruolo tanto importante spesso non ha le capacità per quel ruolo. E soprattutto non esiste allo stato attuale nessuno sbarramento per evitare che le persone meno capaci riescano a conquistare l'ambita poltrona, con tutti i privilegi economici che ne conseguono. Io credo, anzi, sono convinto, che esistano persone in gamba che sarebbero in grado di portare il nostro paese verso traguardi molto più rosei di quelli attuali, il brutto è che tali persone non potranno mai sedere nelle poltrone giuste. L'assurdità del mondo moderno è che spesso chi è politico di professione non viene valutato tanto per il suo curriculum, ma più per il suo aspetto, per la sua eloquenza (sempre meno), per il suo carisma e per altri aspetti totalmente insignificanti per determinare le sue capacità effettive. Eppure chi vuole ambire ad un posto di lavoro nel settore pubblico deve dimostrare di essere una risorsa effettivamente capace, sostenendo concorsi ed esami. A volte anche per posti a tempo determinato! Ed invece no, noi continuiamo imperterriti a votare persone a cui diamo fiducia senza avere in cambio qualche prova del fatto che se la meritano. Ma un datore di lavoro non chiede di solito referenze, esperienza, qualche prova dell'effettiva capacità dei candidati? E non siamo noi forse i datori di lavoro delle persone che saranno elette? Dunque siamo dei pessimi datori di lavoro, visto che non siamo capaci di fare scelte giuste, e del resto i candidati fino ad ora si sono rivelati alquanto discutibili...
Il fallimento della democrazia in Italia è causato alla fine da noi che non siamo in grado di valutare obbiettivamente i candidati, ma soprattutto dai candidati stessi, che si rivelano inadeguati per i posti che dovranno andare a coprire. Rendiamoci conto: le aziende attualmente fanno un sacco di colloqui, test attitudinali e quant'altro, mentre noi ci fidiamo e ci basiamo solo su quello che sentiamo, anzi, talvolta votiamo un candidato solo perchè "ci pare" affidabile! Il che potrebbe andare pure bene per un posto di poca responsabilità, ma quando si tratta di guidare un intero paese le cose si fanno più critiche. Logicamente i politici di professione hanno sì collaboratori esperti, ma di questi collaboratori che ne sappiamo? Cosa sappiamo di loro? NULLA, ecco cosa. Per quello che ne sappiamo potrebbero essere anche totali inetti...Anche perchè clientelismo e nepotismo vanno a contaminare parecchio le fila delle persone che lavora nella politica (vedasi il caso del figlio di noto segretario di partito, laureatosi in Albania in 1 giorno!), e queste persone spesso non sono all'altezza del compito, senza contare che la loro presenza ruba spazio a chi si meriterebbe davvero quel posto.

Quali sono le possibili soluzioni? Innanzi tutto è doveroso scremare in maniera netta chi vuole avere accesso alle cariche elettive: i modi ci sarebbero, e dovrebbero essere utilizzati. Mi riferisco a delle selezioni che gli stessi partiti DOVREBBERO fare quando accettano nuovi iscritti che intendono fare politica attiva (ovvero essere candidati), senza contare ovviamente scremature via via più severe mano a mano che si sale nella scala gerarchica (comuni, province, regioni e stato). Solo in tal modo si potrebbe essere davvero sicuri che la gente giusta occupa i posti giusti!

lunedì 26 agosto 2013

MediaMonkey, una nuova possibilità per sincronizzare ratings e canzoni tra dispositivi Android e PC!

Inutile girarci intorno: su certi aspetti Apple è ancora avanti, come ad esempio il numero di app sul suo store, la possibilità di fare backup automatici del sistema e soprattutto iTunes, che sincronizza in maniera trasparente all'utente musica, playlist, votazioni e tutto quanto concerne la propria collezione musicale! Per Android infatti non esiste ad oggi un sistema paragonabile per quanto riguarda semplicità ed efficacia. Il che, pensando comunque che esiste Winamp per Android fa alquanto pensare: molti (ottimi) player Android non hanno una controparte pc, dunque non avrebbero già pronta una piattaforma per sincronizzare musica e dati accessori in maniera semplice, ma soprattutto non potrebbero farlo "a due vie" (ovvero da dispositivo Android pc)! In verità esiste PlayerPro che si può sincronizzare (solo manualmente) con Songbird, ed eventualmente con altri player, esportando le statistiche dei file su file XML, ma il processo di importazione ed esportazione necessita di copiare il file XML su pc o su altro dispositivo Android e da lì sincronizzare in manualmente le statistiche della propria collezione musicale. Tuttavia una soluzione di questo genere non è comoda per l'utente più evoluto, figurarsi per l'utenza di base, che non ha tempo nè voglia di imparare procedure troppo complesse. E sostanzialmente ci sarebbero tutti presupposti tecnologici per poterlo realizzare, ma al momento non ci sono software in grado di farlo, eccetto Media Monkey appunto, il che lascia perplessi, perché dal punto di vista tecnico non ci sarebbero troppe complicazioni: il supporto ai dispositivi MTP (Media Transfer Protocol) è ormai robusto, ed il protocollo stesso è utilizzato da praticamente tutti i dispositivi Android per la connessione ai pc, ma anche se venisse utilizzato ancora la modalità "memoria di massa", utilizzata ancora oggi per alcuni dispositivi il discorso non cambierebbe molto. Infatti sarebbe sufficiente che il lettore musicale sul sistema Android creasse un file (XML o no non cambia molto) in una cartella specifica (ad esempio la cartella MUSIC, o qualsiasi posizione che ritenga migliore) che contenga le informazioni di base sulla collezione musicale, che poi si starebbe pochissimo a sincronizzare le informazioni come i voti o il conteggio delle riproduzioni! Anche nel caso peggiore, con una raccolta musicale piuttosto ampia, e sincronizzando solo le informazioni, difficilmente si starebbe più di qualche minuto (anche tenendo conto di eventuali connessioni wireless).

MediaMonkey, il miglior player desktop/Android?
In pratica MediaMonkey è, allo stato attuale, l'unico player per Android in grado di sincronizzarsi con la controparte desktop, ed è in grado di farlo anche via wifi (che non è male). Il fatto di avere una versione di MediaMonkey che faccia da server sul proprio pc è indubbiamente un vantaggio, tuttavia ci sono alcuni aspetti che rendono MM men che perfetto, purtroppo. Prima di tutto MM salva le informazioni dei "ratings" all'interno del file (come fa anche Windows Media Player, del resto), comportamento non proprio desiderabilissimo, in quanto se "passiamo" un album a qualche amico le nostre votazioni rimarrebbero insieme ai file, e dunque potrebbe essere una seccatura per chi li riceve ed utilizza MM o un software compatibile! Sarebbe stato meglio se anche questi dati fossero stati svincolati dal file!
Altro problema è che il sync non funziona se l'album non è stato copiato tramite MM versione desktop al dispositivo Android, o da Android tramite il sync wifi. Questo perchè la sincronizzazione evidentemente funziona confrontando i file, e non le tag presenti all'interno del file stesso! A mio avviso un software più flessibile dovrebbe capire che ad esempio "Master of Puppets" dei "Metallica" dell'album omonimo, votata 4 stelle, con il nome del file "MasterOfPuppets.mp3" è esattamente identica al file "Metallica - 02 - Master Of Puppets.mp3" con le stesse tag (a parte magari genere, commenti e simili).
Terzo problema, lato MM Android, è il fatto che l'app per ora non è in grado di creare playlist intelligenti, al massimo può importare le playlist create su pc, o si possono creare playlist statiche (cosa utile, ma fino ad un certo punto). Questa mancanza è forse il problema più grosso al momento, che lo rende ancora immaturo per un utilizzo quotidiano soddisfacente! Certo è che la versione Android è ancora in BETA, e dunque in futuro dovrebbero implementare altre funzionalità, o almeno così si spera! Lato desktop abbiamo invece un software ormai maturo, in grado di fare non solo da lettore multimediale, ma anche di ricercare informazioni riguardanti la collezione musicale sul web, di rinominare file e relative tag, di fare da server DLNA e molto altro ancora!

martedì 20 agosto 2013

Pacific Rim, la recensione spoilerosa e tardiva!

Per quei pochi che ancora non sono andati a vedere questo fantastico film io dico: ANDATE, CAZZO, FINCHÈ LO FANNO ANCORA NEI CINEMA! Per i fortunati che l'hanno visto in 3D invece tanta invidia (e sì, l'ho visto solo in 2D). Per chi l'ha già visto, invece, pregate con me che facciano un sequel ed un prequel, che male non fa!

Guillermo De Toro ha realizzato un piccolo gioiellino, qualcosa che Michael Bay si poteva solo sognare nei suoi sogni ad occhi aperti, con i suoi Transformers di merda! La sceneggiatura di Pacific Rim rubacchia un pòdi qua ed un pò di la, Evangelion, Godzilla, i robot giganti Gonagaiani e non, ho avvertito perfino qualche vaga reminiscenza da quel fin troppo dimenticato Evolution, piccola perla comico-demenziale fantascientifica di Zemeckis! Il segreto del resto per fare un buon film è rubare a molti le cose migliori! Ma non basta per fare buoni film, ovviamente. Ci vuole anche un budget adeguato (milioni e milioni di $$), un team di attori adeguati e soprattutto un regista che abbia stoffa da vendere, ed una capacità visionaria fuori dal comune.
Che Del Toro avesse queste capacità lo si poteva già apprezzare fin dai suoi esordi spagnoli, quando ancora il grande pubblico non sapeva nemmeno chi fosse questo corpulento maestro della macchina da presa: in pochi avranno visto Chronos, uno dei suoi primi lungometraggi, forse qualcuno in più avrà visto La spina del diavolo, fanta-thriller/horror ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, come del resto stessa ambientazione storica ha il superbo Il labirinto del fauno, opera sospesa continuamente tra realtà e fantasia (della bambina protagonista), in cui i due elementi si fondono e confondono in maniera così perfetta da affascinare lo spettatore, che non si chiede più cosa sia reale. Con i due film incentrati su Hellboy il regista ha poi dato una interessante rilettura di uno dei supereroi meno conformisti del panorama fumettistico americano: soprattutto The Golden Army rappresenta l'opera cinematografica di Del Toro più affascinante, per quel che mi riguarda. Stavo quasi per dimenticare l'horrorifico Mimic, in cui abbiamo scarafaggi giganti che stanno imparando a mimetizzarsi pian piano tra le persone, e non hanno intenzioni pacifiche, e Blade II, il migliore dei film della trilogia del cacciatore di vampiri nero mezzo vampiro a sua volta.
Pacific Rim è per certi versi un ulteriore passo evolutivo nel percorso naturale del regista, che pare aver abbandonato qualsiasi aggancio con una realtà storica per concentrarsi unicamente alla realtà della finzione scenica: l'intro del film infatti ci presenta brevemente gli antefatti, spiegando cosa sono i kaiju, da dove vengono e come vennero creati i robottoni giganti, veri protagonisti della pellicola, gli Jaeger. I kaiju sono i mostri sia di Pacific Rim sia quelli dei film tanto amati dai giapponesi: Godzilla, Gamera e gli altri mostriciattoli che hanno intrattenuto il popolo nipponico da almeno 40 anni, erano i figli della paura del nucleare (infatti molti di questi mostri giganti venivano a crearsi a causa delle mutazioni indotte dalle radiazioni). Jaeger invece è una parola tedesca, e significa cacciatore. Che siano stati scelti dei lemmi  giapponesi e tedeschi per le creature ed i robottoni rispettivamente può sembrar strano, ma si tratta quasi certamente di un omaggio alla cultura del Sol Levante, che, nonostante sia generalmente piuttosto chiusa e prediliga un patriottismo fin troppo esaltato (in senso positivo), ama utilizzare, soprattutto nelle opere fumettistiche ed animate termini provenienti dalla lingua germanica. Ne sono esempi lampanti Evangelion, in cui un personaggio, Asuka, ha origini tedesche, mentre in Alita la protagonista pratica il Panzer Kunst, arte marziale in cui i colpi hanno tutti nomi tedeschi. E ci sono molti altri esempi che ora sto dimenticando!
Ovviamente nei primi tempi l'umanità si prese un bel pò di batoste da questi mostri giganti, apparsi da un'altra dimensione per non si sa bene che motivo: centinaia di migliaia di vittime, ed a poco serve l'esercito! Come è giusto che sia tutti gli stati del mondo si alleano per fronteggiare la minaccia, e nasce il progetto Jaeger: robot giganti mossi da piloti umani (nonchè da reattori nucleari). Fortunatamente le cose vanno bene, ed i robottoni si dimostrano più che adeguati a fronteggiare la minaccia. Le cose vanno persino troppo bene, anche se i mostri kaiju continuano ad apparire dall'altra dimensione. Ad un certo punto però, cominciano a venir fuori dei kaiju più grandi e potenti dei precedenti, e sono "bitter dicks" per tutti, incluso il protagonista del film che perde suo fratello maggiore durante un combattimento contro uno di questi super-kaiju! Colpito negli affetti e probabilmente anche nell'orgoglio, il protagonista si ritira dal ruolo di pilota, e finisce a fare il carpentiere in giro per il mondo. Finchè, qualche anno più tardi, la situazione non è veramente drammatica: i kaiju che escono dalla spaccatura nell'Oceano Pacifico sono sempre più forti, e gli Jaeger si stanno dimostrando impotenti di fronte alle nuove minacce! I governi di tutto il mondo, anzichè foraggiare la realizzazione di robottoni più forti preferiscono invece realizzare una muraglia alta decine di metri per proteggere le città dalle incursioni dei mostri (come nell'Attacco dei giganti, noto manga di recente successo). Senza scomodare i manga, c'è da ricordare quella triste storia della centrale nucleare di Fukushima, in cui le mura erano alte tot metri, ed ovviamente le onde del maremoto hanno bellamente scavalcato la muraglia di un paio di metri!
Fortunatamente ci sono ancora un 4-5 Jaeger, ed un pò di folli che vogliono tentare il tutto per tutto: buttare una testata atomica nello squarcio inter-dimensionale e friggere tutti gli alieni che si trovano dall'altra parte! Logicamente hanno bisogno del protagonista, perchè c'è carenza di piloti esperti, ed il tempo stringe (altrimenti lo lasciavano nel suo brodo...). Il protagonista è abbastanza seccato, difatti preferirebbe continuare a sbarcare il lunario alla meno peggio come ha fatto negli ultimi anni piuttosto che tornare su uno dei robot giganti, ma un energico generale di colore (che per inciso voterei subito se si candidasse alle prossime elezioni in Italia!) prima, ed una dolce ragazza giapponese che pare avere un debole per lui (il protagonista è in pratica il suo eroe...) poi riescono a fargli cambiare idea. Segue dunque un pò di presentazioni con i piloti degli altri Jaeger (tra cui i 2 piloti russi, i 3 piloti cinesi ed i 2 australiani), un pò di prove di sincronia e...Sincronia, sì, avete letto bene, perchè i robottoni giganti vanno pilotati in 2, tramite connessioni neurali (o robe del genere...), altrimenti ti prende un'epistassi che nemmeno i maniaci dei manga giapponesi!! E logicamente i due piloti devono essere sincronizzati mentalmente, altrimenti son dolori! Come se non bastasse, se ci si perde nei meandri della propria mente si rischia di fare cazzate alla guida di un robot di 50 metri, come ad esempio incenerire la base dove ci si sta allenando! Per fortuna che all'occorrenza basta staccare la spina di corrente da 380 e passa la paura (sembra una cavolata, ma è proprio così!). Ad ogni modo ad un certo punto arriva un nuovo kaiju, che fa il coooolo prima ai russi (peccato!), poi ai gemelli cinesi! Uno dei piloti australiani resta ferito, mentre il protagonista e la giapponese salvano le chiappe un pò a tutti. Seguono siparietti comici di un paio di scienziati fuori di testa, uno anticonformista ed alla mano, l'altro più accademico e tutto d'un pezzo. Il primo cerca di sincronizzarsi con un pezzo di cervello di kaiju conservato sott'aceto, e vede robe turche, che poi comunica al generale di colore di cui sopra. Non contento del trip nel cervelletto del mostro, decide di procurarsi un campione più grande dal più grande mercante di schifezzuole organiche dei kaiju (pare che le ossa siano meglio del viagra...ma è pura speculazione!). Dopo essere riuscito a recuperare un campione di kaiju fresco fresco da un recente battaglia, entrambi gli scienziati entrano nel cervello del mostro, e fanno una tremenda scoperta: l'apertura che collega il nostro mondo e quello degli alieni rottinculo è abilitata a far passare solo roba che contenga il dna dei kaiju, dunque sembra fuori questione la possibilità di spedirgli un razzo missile nel loro mondo, in quanto l'apertura si chiuderebbe istantaneamente! Ma non c'è tempo per elaborare un piano troppo elaborato, il film sta per finire: i due Jaeger superstiti vengono portati nel Pacifico, nei pressi del collegamento tra i due mondi. Escono un paio di kaiju, di cui uno "classe 5" (tutti i precedenti erano al massimo classe 4), che riducono male entrambi gli Jaeger. Quello in cui c'è il protagonista e la nipponica perde un braccio ed un pezzo di gamba, l'altro, pilotato dal nero (malato terminale, quindi perfetto come kamikaze) e dal figlio del pilota ferito (che prima di partire aveva raccomandato tanto di stare attento al figlio!) si fa esplodere per eliminare due kaiju rompicoglioni. L'ultimo Jaeger superstite, facendosi scudo del cadavere di un kaiju per oltrepassare il passaggio tra i due mondi. Il resto non servirebbe nemmeno raccontarlo: BOOOOM, BANG, SBADABANG! Gli alieni cattivi esplodono in aria ed i due piloti superstiti ce la fanno per il rotto della cuffia, e tutti festeggiano andando ad ubriacarsi nel peggiore bar di Caracas!
Dunque, inutile dire che questo film per certi versi è la più grande spacconata mai vista dai tempi dei film di Bud Spencer & Terence Hill, eppure funziona tremendamente bene, riesce a coinvolgere lo spettatore di ogni età, che sia bambino, adolescente o adulto con mentalità da adolescente. Anzi. anche l'adulto serio non può restare insensibile al "massacro robotico" a cui assiste durante la durata di tutta la pellicola, ed il suo cervello regredisce ai 10-12 anni. Ci sono adulti ai quali non succede, è ovvio che sono persone dalla vita triste, ma davvero triste, che bolleranno questo film come "privo di qualsiasi logica ed interesse". Per costoro non c'è nulla da fare, del resto non è colpa loro se sono così! Ma per tutti gli altri è divertimento ed emozioni garantite! Non c'è da sperare, come dicevo poc'anzi, che ne facciano un sequel ED un prequel, perchè questa è una di quelle poche volte che si potrebbe fare senza mandare a puttane tutto!


mercoledì 14 agosto 2013

Il "database" di Winamp - parte prima: cercare e trovare le informazioni necessarie

Quando uno "smanettone" come me ha bisogno di qualche software per qualche utilizzo particolare sa che il WWW è la fonte dove cercare (e come potrebbe essere altrimenti?). Stessa cosa vale per le informazioni: alle volte non bisogna solo sapere esattamente cosa cercare, ma anche utilizzare nella maniera giusta le corrette parole da cercare. Ovviamente in inglese, perchè in italiano sarà alquanto difficile trovare qualcosa!
Ma arriviamo al nocciolo del problema: avevo bisogno di esportare alcuni dati dalla mia libreria musicale gestita dal sempreverde Winamp, tuttavia c'era qualche problema. Esiste infatti un plugin che permette di esportare in formato XML compatibile con iTunes, il che lo rendeva abbastanza facile da leggere per i miei scopi. Qui sotto si può trovare l'esempio di un "nodo" del file XML che riporta i dati relativi ad una canzone.

        Track ID27331
        NameParallax
        ArtistAbstract Deviation
        AlbumLayers
        KindMPEG audio file
        Total Time208000
        Track Number8
        Year2013
        Play Date1376083209
        Play Date UTCFri Aug 09 23:20:09 2013
        Bitrate320
        Play Count1
        Rating40
        Locationfile://localhost/H:/Nuova%20cartella/MUSIC/Abstract%20Deviation%20-%20Layers%20(2013)/08%20-%20Parallax.mp3/
        File Folder Count-1
        Library Folder Count-1
     
 Come si può notare l'XML in questione è molto descrittivo (pure troppo, in quanto ci dice vita, morte e miracoli della canzone in questione!). Purtroppo mi sono accorto presto che solo metà delle canzoni con votazione venivano esportate sul file XML (o meglio, le canzoni c'erano, ma il voto no!). Da notare che il "rating" è espresso in CENTESIMI, scelta necessaria per poter esprimere anche votazioni intermedie (su Winamp e molti altri player ormai si utilizzano le STELLE, da uno a 5, su altri, come Media Monkey, di utilizzano anche le mezze stelle!). Da notare anche che nel file XML sia indicata la posizione fisica del file, cosa che invece quando si esportano tali informazioni da un altro player (come ad esempio Songbird), ciò non accade! I pro e contro di queste scelte sono facilmente immaginabili, diciamo che io preferisco una gestione più snella di questi file XML, poi il parser XML dell'applicazione specifica magari potrebbe anche scartare alcune informazioni (come in questo caso la "track ID", che poi viene rigenerata automaticamente dall'applicazione stessa). In ogni caso mi era evidente che il plugin di Winamp che doveva esportare i dati che mi interessavano non funzionava in maniera ottimale, per ragioni a me sconosciute...

Questo invece è un estratto del file XML esportato da Songbird tramite l'apposito plugin:

   
    1376143516647    Jeff Loomis    A Liar's Chain   
    284000000    0   
   
 
Come si può vedere è molto più compatto, in quanto tralascia alcune informazioni più o meno inutili!

Cercando un pò sul web altri plugin mi trovo ad un punto morto: sul sito di Winamp non se ne trovano altri, mentre l'unico plugin che prometteva di funzionare è stato, ahimè, rimosso. Dunque non rimaneva che cercare programmi che riuscissero a leggere il file in cui sono registrate le informazioni che cercavo, il fantomatico "Winamp.dat". Per ora mi limiterò a citare questo file, in quanto i suoi "segreti" verranno portati alla luce in seguito! Ad ogni modo ho scoperto che esistono almeno due programmi in grado di leggere in maniera completa il database di Winamp: uno è Mp3 Rating Friend, di uno sviluppatore tedesco, che permette di aprire il database di Winamp (oltre a quello di iTunes), ed importare le votazioni presenti nel database direttamente nel file mp3 (in cui, forse non è molto noto, è presente anche un tag apposito per le votazioni delle canzoni). Personalmente ritengo che inserire queste informazioni nel file possa essere utile nel caso si voglia rendere la sincronizzazione dei file il più semplice possibile, ma per ragioni di semplicità è meglio a mio parere tenere separati questi dati dal file vero e proprio. Anche perchè, per ora, non esiste nessun tag che tenga il conteggio delle riproduzioni o la data dell'ultima riproduzione.
Tuttavia Mp3 Rating Friend legge le informazioni presenti nel database di Winamp, ma non ha nessuna funzione di esportazione: in pratica non è utile al mio caso, che volevo un tool in grado di esportare le informazioni contenute nel database. Cercando in tutto il web sono incappato in questa pagina, in cui veniva riportato il codice di un'applicazione in Delphi, ma non avendo sottomano nè un compilatore nè la voglia di imparare il Delphi alla fine ho trovato una versione già compilata dallo stesso autore, denominata Winamp Database Reader, che permette di visualizzare le informazioni e di esportarle in un foglio Excel! La ricerca era dunque finita? Non proprio, ma di questo ne parlerò nella seconda parte!

**FINE PRIMA PUNTATA**
Prossimamente: la ricerca del bandolo della matassa - un osso più duro del previsto!

Android, Google ed il lettore musicale che non va!

Questo post è un atto d'accusa nei confronti di Google, colpevole a mio parere di trascurare fin troppo alcuni aspetti molto importanti del suo sistema operativo mobile, aspetti che invece la sua concorrente diretta (Apple) ha ben curato. E lo dico con profondo sconforto, in quanto apprezzo molto Android ed il suo ecosistema, che, nonostante non sia perfetto, mi è comunque congeniale. A piccoli passi le lacune che separavano Android ad iOS sono state colmate, ma rimane ancora qualcosa da sistemare: il player audio di default di Android (Google Music) purtroppo è ancora molto indietro rispetto al suo corrispettivo per iOS (iTunes): non supporta infatti la possibilità di votare i brani con il sistema delle "stelle" (da 1 a 5), ma solo "mi piace" o "non mi piace", secondo il sistema presente in Youtube. Ciò che forse è anche peggio è che non esiste un'applicazione per pc (Windows, Mac o Linux) con cui si possa sincronizzare musica e i dati correlati (voti, conteggio delle riproduzioni...) come avviene con iTunes! Considerando che Google ha sviluppato un'applicazione per Windows per sincronizzare i file con Google Drive, viene da chiedersi perchè non abbia fatto lo stesso con Google Music! Anche nella più ottimistica previsione che nei prossimi anni la gente non avrà più un computer, acquisterà tutta la sua musica dal Play Store o dall'Amazon Mp3 Store (per non parlare da iTunes), che conservi la propria collezione musicale sul CLOUD (sia benedetto il cloud!) c'è da considerare che c'è gente a cui piacerebbe comunque una feature come quella di iTunes anche sui propri dispositivi Android! Di più, se Google fosse stata furba, l'avrebbe già implementata da tempo, in modo da avere più dati possibili sui gusti musicali dei propri utenti, in modo da proporre offerte mirate (il che vuol dire maggiori possibilità di guadagno per Big G). Apple lo ha capito da tempo, l'utenza ci tiene a queste "piccole" cose, ma soprattutto è una questione di scambio: gli utenti hanno a disposizione uno strumento potente come iTunes (che è in grado di mettere a posto la loro collezione musicale), ed in cambio fanno sapere (più o meno consapevolmente) le loro preferenze ad Apple!

Ma passi tutto ciò, il brutto è che in tutto questo nessuna software house o sviluppatore (soprattutto software house!) ha mai pensato di colmare questo vuoto cosmico: mi spiego, esistono delle app molto valide per sostituire il riproduttore musicale di Google, come ad esempio PlayerPro o PowerAmp (tanto per citare 2 che permettono di votare le canzoni e creare playlist "intelligenti"), ma nessuna delle due permette di sincronizzare agevolmente i ratings delle canzoni con dei player audio su desktop (anzi, credo che PowerAmp proprio non lo permetta!). La cosa più assurda è che player rinomati come Winamp, di cui esiste una versione per Android, non preveda una sincronizzazione (semi)automatica dei ratings, playcount e così via! In fondo non era così difficile da fare...Di più, la versione per Android di Winamp NON prevede NEMMENO la possibilità di votare i brani! Sostanzialmente la versione Android è INUTILE!! E con altri player meno blasonati e conosciuti le cose non vanno meglio...

Assurdamente è più facile sincronizzare i voti e le altre informazioni tra due player diversi che con lo stesso player: la versione desktop di Songbird e PlayerPro ne sono il lampante esempio!! Assurdo che gli sviluppatori di Songbird non abbiano fatto qualcosa del genere anche per la versione Android del loro player (che tra l'altro difetta anch'esso della possibilità di votare le canzoni!). Un peccato che Google non abbia intenzione di colmare questa lacuna, un vero peccato...