venerdì 27 ottobre 2017

Nintendo fa bannare youtuber per 3 mesi, reo di aver caricato uno streaming in anteprima di "Super Mario Odissey"

La storia è semplice: uno youtuber alcuni giorni fa è riuscito ad entrare in possesso di una copia di Super Mario Odissey in anticipo, grazie a qualche negozio che gliel'ha venduto prima del giorno stabilito, e lo youtuber ha mal pensato di registrare un video del gameplay di circa un'ora e postarlo sul suo canale, tanto per raccattare un po' di visualizzazioni. Il problema è giunto quando qualcuno se ne è accorto ed ha denunciato la cosa a YouTube, portando quindi all'eliminazione del video incriminato ed alla sospensione dell'account dello youtuber per 3 mesi.
Ora, è pacifico che Nintendo o qualunque detentore di diritti audiovisivi abbia il diritto di denunciare la cosa e far rimuovere il video incriminato, ciò che lascia perplessi è il ban temporaneo di 3 mesi, per un'azione che in sostanza non è nemmeno assimilabile alla pirateria audiovisiva (i video dei gameplay infatti sono spesso un incentivo all'acquisto, infatti), e va da sè che il danno per i titolari dei diritti (in questo caso Nintendo) è assolutamente nullo. Ma ciò che lascia perplessi in tutta questa faccenda è la reazione di molti fan Nintendo che hanno applaudito il ban per il semplice motivo che il video poteva costituire uno spoiler!! L'assurdità della questione è che da un lato abbiamo un'azienda come Nintendo che pretende un maniacale controllo di tutto ciò che riguarda i suoi giochi online, dall'altro abbiamo una masnada di decerebrati che non è in grado nemmeno di evitare gli spoiler, un branco di spoilerofobi (si vedano i commenti) che odiano tutto ciò che potrebbe rovinare la "sorpresa" (come se in un gioco come Super Mario ci fosse una trama profonda e complessa). A che livello siamo arrivati? A che livello è arrivata Nintendo, che da un lato produce ottimi giochi (sebbene siano sempre quei pochi degli stessi franchise da anni, ovvero Mario, Zelda e Metroid), dall'altro è chiusa in sé e non riesce ad accettare che siamo nel 2017, ed il controllo dell'informazione è più o meno impossibile, anche perché non siamo nella Corea del Nord, ma soprattutto è controproducente. O almeno sarebbe controproducente, se tanti fan Nintendo non fossero capre con i paraocchi.