giovedì 17 luglio 2014

La mia guerra infinita contro Amazon

Io ed Amazon a volte non ci capiamo, o meglio, io non capisco Amazon. Una multinazionale come questa, che vende di tutto a prezzi molto concorrenziali, ma non permette di acquistare beni digitali da un continente ad un altro in maniera facile: probabilmente di mezzo ci stanno leggi e cavolate varie di cui Amazon non è colpevole, tuttavia in un mercato globale come quello moderno io posso comprare un cd in Giappone, ma gli mp3 no, indipendentemente che costino di più o di meno. E dico Giappone non a caso. Ecco, dunque, se io comprassi un cd su Amazon JP (JAPAN) potrei farlo abbastanza facilmente, dovrei solo pagare spese di trasporto (10-20 euro, o più) e l'eventuale dazio doganale (qua si va a culo, ma ultimamente in dogana amano far pagare anche per i cosiddetti "pacchi dono", ovvero dei pacchi inviati da parenti/amici, realmente donati). Con tutta probabilità il cd che si vorrebbe comprare verrebbe a costare 3-5 volte tanto rispetto all'Italia, ma potrebbe valerne la pena se tale cd non è uscito in Europa, o se contiene bonus tracks esclusive del Giappone (non si sa perchè ma il mercato giapponese è sempre avvantaggiato in questo senso, evidentemente ha a che fare con quello che cantavano gli Alphaville in "Big in Japan"...). Ad ogni modo, se è solo per una/due bonus tracks, il consiglio più saggio è quello di scaricarsele a parte, anche perchè ci sono buone chance che si tratti di canzoni poco interessanti. Se ovviamente il cd non è disponibile altrove, e si vuole a tutti i costi procurarsi una copia fisica, allora non c'è altra scelta che ovviamente sborsare un sacco di soldi. Nulla da eccepire, se magari non ci fossero le copie digitali che costano assai di meno (la metà o meno, contando le spese di spedizioni e gli eventuali dazi), che però non si possono acquistare se non cittadini (anzi, se non residenti) nel territorio in cui vengono venduti. Il che fa sorridere un pò, visto che un mp3 (o qualsiasi file) funziona perfettamente in qualsiasi parte del mondo (vien da pensare ai blocchi regionali dei dvd, in tal senso). Da un certo punto di vista è comprensibile: un bene (anche lo stesso, o uno simile) può avere diversi prezzi a seconda del paese dove viene prodotto e venduto. Ad esempio un kg di pane prodotto in Italia può costare 10 volte tanto rispetto a qualche paese dell'Est Europa, per varie ragioni (tasse, costo della vita più alto e così via). Logicamente nessuno comprerebbe 10 kg di pane sapendo che quando arriveranno i panini saranno buoni solo (forse) per fare pan grattato, ma questa è un'altra storia. Tornando ai beni digitali, se, come vero, Windows viene venduto a prezzi stracciati nel lontano Oriente (su tutti, la Cina), per contrastare la pirateria, sembra ovvio che Microsoft ha tutto l'interesse a fare in modo che le copie (originali) a prezzo di saldo non vengano vendute anche in Occidente.
Ora, nel caso di prodotti digitali che non vengono venduti al di fuori del mercato dove sono prodotti, ad esempio i manga in lingua originale, mi domando perchè debbano esserci delle restrizioni assurde come questa:
La cosa peggiore è che io posso anche settare un indirizzo (fasullo) giapponese, ma poi debbo scaricare l'applicazione Kindle per gestire gli ebook (da pc non son gestibili), e qui cominciano i problemi.
Problema numero 1: il sistema geolocalizza il dispositivo su cui è installata l'applicazione del Kindle, ed automaticamente riporta allo store nazionale di riferimento, rendendo vane tutte i trucchi. Certo, si potrebbe sempre utilizzare qualche proxy, ma lo sbattimento può non essere indifferente...
Problema numero 2: i file in formato kindle sono letteralmente ricoperti di DRM...questo alla fine non è tanto problematico, ma comunque una seccatura...
Problema numero 3: Amazon si riserva il diritto di cancellare un account se ravvisa delle irregolarità nello stesso, ovvero se uno dichiara di essere residente in Nippolandia, e poi invece non è così, se ad Amazon gira ti possono cancellare l'account e con esso si perdono tutti gli acquisti digitali effettuati, ovviamente quelli su cui grava il DRM, perchè se uno acquista MP3 mal che vada li ha scaricati o li può scaricare da altre fonti, meno legali ma comunque moralmente accettabile, specie se ho pagato euro reali per l'acquisto di beni digitali!
Problema numero 4: Amazon lavora in regime di quasi monopolio, e questo rende le cose per certi versi più difficili di quanto dovrebbero essere. Le rende più difficili perchè ad Amazon interessano i grossi volumi di vendita, e non è interessata certo ad accontentare quei pochi sfegatati a cui piacerebbe acquistare prodotti in lingua originale (o comunque prodotti) che non si possono trovare altrove!
Problema numero 5: non è un problema solo di Amazon, ma come già detto, e già noto, ci sono degli assurdi blocchi regionali su film, giochi, musica e qualsiasi altro prodotto, blocchi che vanno a creare delle barriere assolutamente prive di senso, in cui la globalizzazione la fa da padrone. In pratica sarebbe meglio da dire che la globalizzazione va bene solo quando le multinazionali dicono che va bene, altrimenti nisba, l'utente finale deve ubbidire alle regole che loro stabiliscono! A conti fatti, però, se le regole sono totalmente protezionistiche ed ingiuste, dovrebbero essere cambiate!