lunedì 27 aprile 2009

Digitale terrestre - Quando la tecnologia nasce già vecchia!

L'idea di partenza era buona: passare le trasmissioni televisive dal vecchio (seppur sempre funzionale) sistema analogico, ad un più aggiornato e maggiormente affidabile sistema digitale; o per meglio dire ciò che verrà trasmesso nell'etere non sarà più un segnale analogico, bensì un flusso di dati opportunamente campionato e formattato e compresso in modo tale da poter essere più efficiente, e, si spera, meno suscettibile alle interferenze. Inoltre il digitale terrestre è più efficiente dell'analogico perchè nella stessa gamma di frequenze in cui opera attualmente un solo canale permetterebbe (in teoria) l'esistenza di fino a tre canali diversi: si può ben immaginare un possibile raddoppio dei canali esistenti grazie a questa possibilità, seppure il numero massimo di canali resterebbe molto al di sotto di quello accessibile con le parabole ed i decoder satellitari (ovviamente qui non si vuole discutere della qualità di questi canali...). Tutto molto bello, dunque, o no?Diciamo di no, per vari motivi, ma soprattutto per una scelta che si è rivelata discutibile fin dall'inizio: la scelta della compressione video. Infatti all'epoca si optò per la compressione Mpeg2, lo standard al momento per il video: infatti era è tutt'ora lo è per i DVD, e talvolta pure per i Blu-Ray. Tuttavia questa scelta, a parecchi anni di distanza, dimostra tutti i suoi limiti, tanto che molti paesi hanno saggiamente atteso alcuni anni ed ora dispongono di tecnologie migliori, più efficienti, e probabilmente più economiche. Ma qual è il principale motivo per cui l'Mpeg2 è così desecrabile? Sostanzialmente il bit-rate, anzi, per esattezza la larghezza di banda disponibile, da cui dipende il bit-rate. Visto che tipicamente la bandwith disponibile si attesta intorno ai 2-3 megabit, ne consegue che il bit-rate deve essere inferiore...inoltre oltre al cosiddetto payload bisogna considerare anche eventuali dati di stato e per la correzione d'errore. Sic stantibus rebus, un bit-rate così ridotto non permette una qualità molto elevata, utilizzando il codec Mpeg2, e ciò si può tranquillamente verificare sul campo: nelle scene concitate è facile vedere gli artefatti tipici di una compressione "in affanno" (i tipici quadrettoni e macroblocchi che si possono osservare durante una partita di calcio o un film d'azione di Steven Seagal!). Ed alla fine di tutto ciò si traduce in una risoluzione bassa ed una qualità piuttosto mediocre, sostanzialmente inferiore al peggiore DVD che possiate aver mai visto! I modi per ovviare a tutto questo sono essenzialmente due: incrementare la bandwith (cosa piuttosto costosa, sia per chi invia i dati che per chi li riceve), oppure utilizzare un codec di compressione migliore (cosa piuttosto sensata), ad esempio l'Mpeg4, il DivX o l'Xvid, al limite persino WMV!. Ora se con i vecchi televisori l'Mpeg2 poteva essere una cosa sensata, data la bassa risoluzione congenita, con i nuovi televisori Lcd o Plasma la questione diventa spinosa. Sebbene pure l'Mpeg4 ora sia stato sorpassato dall'H264 e da altri codec di nuova generazione, all'epoca dell'introduzione del digitale terrestre già esisteva, ed era abbastanza diffuso, e certamente sarebbe stata la scelta ideale da adottare per la TV digitale, perlomeno quella meno obsolescente, e forse, nel lungo termine anche quella più economica, perchè diciamolo, un chip di decodifica Mpeg4 dubito costi ormai più di quello dell'Mpeg2, e comunque basta vedere quanto costano i DivX player, anche meno di 30 euro...Insomma, si rischia di ritrovarsi con una qualità televisiva peggiore di quella analogica, con pochi vantaggi reali, ed alla fine costretti a dotarci di un decoder per tutti gli apparecchi che non ne sono dotati; oltre al danno, pure la beffa: tanto decantati come gratuita e interattiva la televisione digitale terrestre rischia di non essere nè l'uno nè l'altro: infatti Mediaset Premium si candida a diventare un'altra Sky (non che ci sia niente di male nelle tv a pagamento), e per quanto la tanta decantata interattività, occorre dotarsi di modem analogico a 56k, alla faccia delle moderne ADSL (always on, tra l'altro), tant'è che non se ne parla più di questa fantastica feature...Inoltre bisogna ricordarsi dei contributi per il decoder, i migliori 100 (o 150? Non ricordo...) euro buttati dal nostro Governo, tant'è che ora i decoder costano meno di 50 euro, talvolta meno di 30! Eh sì, la tecnologia si evolve, ed i prezzi scendono, ma la gente odia comprare una tecnologia già obsoleta (la gente che se ne intende, ovviamente), fosse pure a costo irrisorio...per quello, chi può permetterselo è già passato a Sky, il resto di noi si adeguerà, e poi c'è chi preferirà abbandonare la televisione, preferendole il cinema o internet. La rivoluzione digitale è già da tempo cominciata, speriamo il digitale terrestre non faccia una brutta fine, o perlomeno non costringa a cambiare decoder ogni 5 anni!

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